disinfestazione processionaria del pino

Disinfestazione Processionaria del Pino

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La Processionaria è un insetto infestante appartenente alla famiglia dei Lepidotteri che colpisce tutte le specie di pino, in particolar modo le pinete del pino nero e del pino silvestre, ma anche cedri ornamentali e, raramente, conifere

Gli alberi che assalta sono così privati del fogliame e portati alla essicazione, tanto da compromettere il ciclo naturale della fioritura.

Esistono circa 40 specie di processionarie, ma la più diffusa in Italia è la la Thaumetopoea pityocampa, nota anche come processionaria del pino.

La processionaria deve il suo nome al fatto che si muove sempre in fila, come se stesse in processione, appunto.

Vive solitamente in luoghi temperati, e per questo è un pericolo per le aree verdi, che possono essere completamente distrutte dalle processionarie.

Allarme processionaria

Cosa rende le processionarie ‘pericoli’ per voi e il vostro giardino?

Le processionarie infestano gli alberi nutrendosi voracemente della loro vegetazione. Possono addirittura danneggiare i tessuti interni del tronco e dei rami, causando cedimenti strutturali.

Per non parlare poi della processionaria del pino effetti sull’uomo: esse sono ricoperte di peli urticanti che possono essere facilmente trasportati dal vento e depositarsi sulla pelle oppure essere respirati, con danni alle mucose, agli occhi e alle vie respiratorie.

A contatto con una processionaria o con i suoi peli, dunque, si sviluppano delle reazioni cutanee infiammatorie notevoli, e anche molto rischiose.

Spesso i bambini, attratti da quello che potrebbe sembrare un innocuo bruco, si avvicinano alla processionaria, ma le conseguenze possono essere disastrose, essendo loro soggetti ancora più sensibili.

Osserviamo quindi più da vicino la processionaria per riconoscerla, prevenirla e disinfestarla.

Come riconoscere la processionaria

La processionaria si può osservare in due forme: larva e adulta.

La larva processionaria ha un corpo allungato, come quello di un bruco, che a partire da 1 cm può arrivare a 3-4 cm nel corso della crescita. Essa è ricoperta di peluria irritante, nociva per gli animali da compagnia e per l’uomo, arrivando persino a provocare, dopo il contatto, choc anafilattici.

processionaria del pino

Nello stadio successivo, quello adulto, le larve processionaria si trasformano nella farfalla processionaria: una farfalla di forma triangolare che raggiunge un’apertura alare di 5 cm.

Assume un colore grigiastro, tendente un po’ al giallo.

processionaria adulta

Processionarie: il ciclo vitale

Possiamo quindi riassumere un ciclo vitale processionaria, composto da 4 stadi: uova, larva, crisalide e adulta.

Ogni deposizione porta alla schiusura di numerose uova, dalle 100 a più o meno 300 uova: i nidi di processionaria si presentano come delle matasse di ragnatele bianche, che devono proteggere i nascituri.

Durante l’inverno le processionarie non sono molto attive. Si riparano all’interno del pino che hanno scelto come dimora ed escono solo se le temperature superano i 10°C.

Ma appena arriva la primavera, ecco che ‘rinascono’ anche le processionarie. Con l’arrivo del caldo, infatti, la processionaria sente il bisogno di esplorare alla ricerca di aghi di pino di cui nutrirsi.

Il cibo le servirà al sostentamento, e a completare la fase larvale per diventare un’ adulta. A fine primavera, il bruco processionaria si trasforma in bozzolo che a fine estate diventerà falena, pronta a deporre nuove uova.

Prima, però, proprio quando la processionaria è ancora un bruco ricoperto di peli urticanti, occorre tenere gli occhi aperti e prestare la massima attenzione!

Processionaria: quando intervenire con la processionaria disinfestazione?

Il ‘processionaria periodo pericoloso’ è la primavera.

Nel periodo primaverile si intensifica la lotta alla processionaria.

Se vuoi proteggere gli alberi e la vegetazione del tuo giardino, ma anche te stesso, i tuoi animali e bambini, prendi tutte le misure necessarie a far fronte all’allarme processionaria.

Proteggiti dalle processionarie rispettando la legge

processionaria effetti sull'uomo

Tieni presente che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha emanato il DECRETO 30 ottobre 2007 –  Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumato campa (Thaumetopoea) pityocampa (Den. et Schiff).

Con esso è diventata obbligatoria la lotta contro la processionaria nelle aree a rischio infestazione, ovvero in cui sono presenti pini e altri alberi di cui le processionarie vanno ghiotte.

La mancata attuazione delle disposizioni nazionali e provinciali per la lotta alla processionaria prevede l’applicazione di sanzioni.

I proprietari o i conduttori dei terreni in cui sono presenti le piante infestate, quindi, fanno bene a rivolgersi ai professionisti delle disinfestazioni per la rimozione dei nidi processionaria e salvaguardare gli alberi e l’ambiente circostante, persone incluse.

I nostri operatori esperti possiedono tutta l’attrezzatura e gli strumenti indicati per debellare gli insetti in completa sicurezza, così che non dovrai correre il minimo rischio di contatto con la processionaria e i suoi peli urticanti. Effettueremo un sopralluogo e faremo un piano d’azione dettagliato, valutando la strategia migliore per distruggere nidi, uova, larve e processionarie adulte.

Fuggi il fai da te e chiedi un preventivo gratuito e senza impegno!

Ma quali sono i sintomi di un pericolo di infestazione?

Se noti sul tuo albero dei segnali di defoliazione, potrebbe essere a causa della processionaria. Specie nelle aree residenziali e ricreative, l’aspetto della defoliazione deve essere tenuto regolarmente sotto controllo.

Specie nelle aree rimboschite da poco, i giovani alberi sono presi di mira dalle processionarie, o dagli scolitidi o insetti del legno, che li indeboliscono.

I nidi della processionaria sull’albero sono chiaramente visibili. Se noti delle specie di ragnatele sui rami, non sottovalutare il problema, ma chiedi invece subito una consulenza con una ditta di disinfestazione, perché si tratta di un chiaro segno di infestazione di processionaria in corso che richiede la rimozione del nido.

Cosa provoca la processionaria all'uomo? E agli animali?

I peli urticanti che ricoprono le larve di processionaria hanno un aspetto tale per cui possono aderire a pelle, mucose e abiti. E sono estremamente pericolosi.

Processionaria pericolo per l’uomo:

A contatto con la pelle, ad esempio, si sviluppa una reazione cutanea o eritema papuloso, perché si formano delle piccole vescicole che causano prurito fortissimo e, in molti casi, dolore.

A contatto con le mucose, si assisterà ad una reazione allergica più forte: se sono coinvolti gli occhi provoca la congiuntivite; se i peli vengono inalati provoca mal di gola, starnuti, difficoltà a respirare e deglutire; in caso fossero proprio ingeriti vi sarebbe un’infiammazione non solo della bocca ma anche della mucosa gastroenterica, con spasmi addominali e vomito.

Per non parlare poi dei soggetti più sensibili, che sono a rischio choc anafilattico, sviluppando orticaria, edema polmonare, ipotensione, vertigini e perdita di coscienza.

Considerato allora cosa provoca la processionaria all’uomo, che fare di fronte a pericoli del genere?

Processionaria rimedi per l’uomo:

La prima cosa consigliata è lavare la zona interessata della pelle che è venuta a contatto con i peli urticanti.

Molto importante è evitare di sfregarsi o grattarsi, perché i peli urticanti sono minuscoli e possono penetrare nella cute, oltre che voi potreste infettarvi e procurarvi delle lesioni difficili da curare. Il passo successivo è sempre consultare un medico, meglio un medico specifico quale il dermatologo, che potrà aiutarvi a curare la dermatite da processionaria con i prodotti più indicati.

Di solito si tratta di gel astringenti, come quelli a base di cloruro di alluminio. Fidatevi solo del parere del medico nell’acquisto di farmaci, perché ad esempio non sono sempre indicati quelli a base di cortisone.

E se ad essere punti sono stati i nostri amici a quattro zampe?

Gli stessi ‘processionaria rischi’ registrati sull’uomo valgono per gli animali:  i peli urticanti possono attaccarsi al loro pelo, alla bocca, alle mucose e alla lingua dei cani, ad esempio.

I danni sono enormi, perché i peli provocano nei cani la lacerazione del tessuto cellulare, dando vita a processi di necrosi che nei casi estremi portano anche alla perdita della lingua.

Oltre a questo l’animale può aumentare la salivazione, avere la febbre, vomito e diarrea, gonfiarsi sulla zona della lingua, perdere l’appetito e rischiare anche di soffocare.

La cosa migliore da fare, per prevenire danni del genere è tenere gli alberi di pino e le zone a rischio processionaria ‘a prova di cane’: impedisci ai cani l’accesso così che non correranno alcun rischio.

Se accidentalmente il cane è venuto a contatto con i peli, quando ti avvicini per rimuoverli assicurati di indossare prima i guanti di protezione, sciacquagli la bocca abbondantemente con acqua e bicarbonato e poi chiama il tuo veterinario.

Come rimuovere i nidi di processionaria?

I nidi di processionaria si devono bruciare.

Altrimenti, è possibile apporre intorno al tronco dell’albero dei collari o strisce adesive, che, nel momento in cui i bruchi scendono verso il terreno, li catturano all’istante.

Non riducetevi all’ultimo per eliminare i nidi: si consiglia di rimuoverli in inverno, prima che le processionarie escano dal nido.

processionaria uomo
Processionaria come si elimina con la disinfestazione

Processionaria: La disinfestazione

Esistono molti modi diversi per disinfestare le processionarie, a partire dalla lotta meccanica arrivando agli insetticidi e tecniche più innovative, come l’endoterapia.

La scelta della strategia migliore dipende anche dal periodo.

Vediamoli più da vicino, uno per uno.

  • Lotta Meccanica

La lotta meccanica alla processionaria del pino consiste nella rimozione fisica dei nidi. Quindi in primo luogo vengono distrutte le larve con applicazione diretta dell’insetticida sulle larve ed eventualmente viene tagliato quel ramo sul quale si sono nidificate le larve. Il tecnico disinfestatore è altamente protetto con una tuta professionale che lo protegge da un eventuale contatto con le larve, per tanto non intraprendere mai una disinfestazione fai da te! 

Da metà Febbraio a metà Marzo, quando le larve scendono a terra dal pino, nella lotta meccanica alla processionaria si utilizza anche il film plastico con il quale si avvolge il fusto dell’albero con l’applicazione della colla entomologica. Solitamente nel giro di 2-3gg, una volta che la trappola viene saturata, deve essere sostituita con una nuova.

Si applica altressì una trappola a forma di imbuto, sempre alla base del fusto dell’albero. In tal modo le processionarie si raccolgono in gruppo e rimangono lì per qualche tempo. A quel punto, con le dovuto precauzioni, si raccolgono le larve in un sacchetto di plastica e chiuse.

  • Lotta biologica e biotecnologica

Esiste poi, oltre al Bacillus thuringiensis, la possibilità di praticare l’endoterapia, ovvero somministrare direttamente nella pianta delle sostanze che non danneggiano l’albero, bensì solo i suoi ospiti infestanti.

La prima tecnica prevede l’uso di prodotti a base di Bacillus thuringiensis, ssp. Kurstaki, un insetticida biologico, ovvero un batterio naturalmente presente nel terreno che paralizza la larva della processionaria danneggiandone i centri nervosi. Viene erogato in maniera capillare, facendolo penetrare in ogni crepa o interstizio. Si tratta di un sistema efficace perché non risulta neanche in alcun modo tossico per le piante, l’uomo e gli animali: è letale solo per le nostre odiate processionarie.

Questa tecnica comunque risulta difficile da attuare o costosa quando gli esemplari infestati sono di grandi dimensioni. Inoltre, vista la presenza di nidi sericei a protezione delle larve, non è detto che tutte vengano raggiunte dal bacillo.

La seconda tecnica prevede, invece, l’uso di trappole sessuali (trappole a feromoni).Queste trappole rappresentano il miglior metodo di contrasto al lepidottero parassita. L’efficacia è dovuta sia alla cattura di molti maschi, che non riescono più ad uscire dalla trappola, sia al disorientamento degli stessi ad opera degli ormoni sessuali femminili della trappola. Le trappole si posizionano nei mesi di giugno e luglio, periodo di sfarfallamento degli esemplari adulti, e ogni 3-4 settimane va cambiata la pastiglia del principio attivo. Ogni 3-4 giorni va controllata la trappola per vuotare il contenitore dove vengono intrappolati gli animali. Interessante è l’impiego della Formica rufa, uno dei pochi nemici naturali di questo lepidottero.

  • Interventi chimici

Uso di larvicidi, come il diflubenzuron.

  • Utilizzo delle armi da fuoco

È efficace, ma solo nel periodo da dicembre a gennaio, quando le larve si riuniscono nei bozzoli per sopravvivere alle basse temperature grazie all’effetto di gruppo. Non sono i pallini da caccia che le uccidono direttamente, ma sparando il bozzolo si lacera, il freddo penetra e l’abbassamento della temperatura uccide le larve nei mesi successivi.

Se vuoi agire d’anticipo e non rischiare un’infestazione da processionarie, ecco alcune precauzioni da adottare.

Processionaria prevenzione

Per evitare il contatto con i peli urticanti:

  1. Proteggiti adeguatamente prima di avvicinarti alla pianta;
  2. Lava bene la frutta e la verdura che potrebbe essere entrata in contatto con l’area infestata;
  3. Non rimuovere i nidi da solo con sassi o bastoni, scope o rastrelli;
  4. Se sei stato a contatto con una larva, fai immediatamente una doccia e metti a lavare a temperatura elevata gli indumenti che indossavi;
  5. Prima di tagliare l’erba intorno alla pianta può essere utile innaffiare il terreno

Non esitare a chiamare gli esperti per qualsiasi dubbio e per pianificare un sopralluogo gratuito!

Saremo al tuo fianco nella lotta alla processionaria per sconfiggere gli odiosi parassiti.